Il capitale di debito può essere uno strumento formidabile per accelerare lo sviluppo di un'azienda, fungendo da macchina del tempo che anticipa oggi i flussi di cassa che l'impresa produrrà domani. Tuttavia, in tempi di crisi finanziaria o in caso di scelte non corrette questa macchina del tempo rischia di essere usata in modo distorto: si contrae nuovo debito non per investire in attività produttive ma per coprire perdite, buchi di liquidità e/o ripagare altri debiti.
Dunque, ecco 4 criteri guida per un indebitamento sano, in grado di accelerare lo sviluppo delle imprese:
Autore: Ivan Fogliata
In tempi di scenari volatili le banche esigono una visione "forward-looking". Richiedono cioè un piano credibile dei flussi di cassa futuri.
Non disporne è un segnale di debolezza che il ssitema creditizio non tollera più.
Autore: Ivan Fogliata
Che cosa non funziona nell’open finance?
Sono quattro gli elementi che frenano il pieno sviluppo dell’ecosistema open nel settore bancario e assicurativo.
Scopriamo quali nell’articolo.
Autore: Ivan Fogliata
Volatilità inattese e cambiamenti strutturali stanno spingendo molte imprese a rivedere profondamente i propri piani industriali e finanziari. In uno scenario così incerto, non agire è la scelta più rischiosa. Serve visione strategica, capacità di reazione e rapidità nell’aggiornare i progetti di lungo periodo.
Autore: Ivan Fogliata
Dal 2020 ogni otto mesi accade qualcosa di rilevante su scala globale.
L’incertezza è diventata la norma.
In questo scenario, pianificare non può più voler dire semplicemente “fare un budget economico”.
Un business plan efficace deve includere flussi di cassa, investimenti, capitale circolante, accesso al credito. Deve diventare uno strumento dinamico, in grado di testare scenari alternativi e guidare le decisioni strategiche.
Chi impara a pianificare con la volatilità si dota di un vantaggio competitivo decisivo: la capacità di vedere e decidere prima e meglio degli altri.
Autore: Ivan Fogliata
Come ragiona una banca quando affida un'impresa?
È importante capirlo, per poter presentare al meglio la propria realtà e far sì che l'alleanza tra istituto di credito e imprenditore sia ancora più salda.
Autore: Ivan Fogliata
Il termine “credito” deriva dal verbo latino credere, e questo non è un caso. Le banche, infatti, sono istituti che credono nel potenziale di un’impresa.
La banca non si limita a guardare i risultati passati, ma cerca di prevedere ciò che l’impresa sarà in grado di generare nel futuro. Il passato, quindi, non basta, siamo nell’era del c.d. forward looking.
Ecco perché il business plan è diventato uno strumento irrinunciabile.
Autore: Ivan Fogliata
C’è un rischio quasi invisibile per il credito al consumo. Le nuove abitudini di spesa, dal Buy Now Pay Later alla subscription economy, si traducono in addebiti ricorrenti che gravano sui bilanci famigliari. E non sono verificabili tramite i tradizionali strumenti, come la Centrale Rischi.
Autore: Ivan Fogliata
Uno strumento strategico per realizzare il passaggio generazionale in modo ordinato ed equo, garantendo la tutela di tutti gli eredi.
Come funziona? Quali i vantaggi?
Autore: Ivan Fogliata
Come si chiamano le due colonne portanti della contabilità? “Dare” e “Avere”. Due parole che dietro di loro nascondo il profondo significato della partita doppia. Purtroppo, all’estero i termini “dare” e “avere” sono sostituiti con degli aridi “credit” e “debit” che fanno perdere tutto il significato dei due termini storici.
Per capire l’origine dei due termini dobbiamo capire anzitutto come è nata la partita doppia.
Autore: Ufficio studi inFinance
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