Divulgazione

Il magazzino invenduto e da smaltire

Non è infrequente che in azienda si stratifichino merci rimaste invendute per anni o beni obsoleti. Beni fungibili così vetusti e/o rovinati dal tempo da non poter essere più oggetto di vendita. Ahinoi, rimane un’unica alternativa, smaltire i beni avviandoli al c.d. “macero”…

Sembrerebbe una procedura semplice ma in realtà è delicatissima in quanto il fisco in simili condotte può leggere comportamenti estremamente opportunistici. 

È facile immaginare, infatti, che un’azienda “furba” possa dichiarare di avere distrutto beni che in realtà ha, invece, venduto distraendo materia imponibile all’Agenzia delle Entrate.

  • Come dobbiamo invece procedere? 
  • Nel bilancio cosa succede?

Autore: Ufficio studi inFinance

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ESG e contratti di finanziamento bancari

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una crescente consapevolezza riguardo alle tematiche ambientali nel dibattito pubblico: gli evidenti effetti dei cambiamenti climatici e le ingenti ricadute in termini di impatto socio-economico hanno orientato i legislatori europei a concentrare gli sforzi per creare una strategia di crescita sostenibile e volta alla trasformazione dell’Europa in una società ad “impatto climatico zero” con l’obiettivo dichiarato nel “Green Deal europeo” di raggiungere, entro il 2050, la neutralità climatica.

Nell’alveo di questi virtuosi obiettivi, il mondo della finanza si è rapidamente adeguato, orientandosi verso la c.d. “finanza sostenibile” mediante l’introduzione dei fattori ESG (Environmental, Social, Governance) ovvero una serie di criteri utilizzati dagli investitori al fine di valutare il comportamento sostenibile (o meno) delle aziende in cui intendono investire che contemplino, oltre all’aspetto sociale e di governance dell’impresa, anche le politiche, le pratiche e le performance adottate dalle imprese al fine di limitare (e ridurre) l’impatto sull’ambiente delle loro politiche.

  • Qual è il costo a carico delle aziende di una mancata gestione dei rischi ambientali? 
  • Cosa sono e come operano i c.d. "green covenants"?

Autore: Michele Moglia

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Crediti deteriorati in aumento

Lo spettro dei crediti deteriorati (Npl) torna ad aleggiare sul sistema bancario italiano. Le stime di Abi e Cerved prevedono una crescita del tasso di deterioramento del credito alle imprese dal 2,2% al 3,8% en tro la fine del 2024, con un picco di 300 miliardi di euro di stock di Npl (esclusi gli Utp). 

Autore: Ivan Fogliata

Adeguati assetti organizzativi...

Un nuovo “obbligo” per le aziende italiane, oppure una grande opportunità di sviluppo delle competenze economico-finanziarie?

Autore: Nicola Dario

Rivoluzionare l’economia con l’innovazione green

Si può rivoluzionare l'economia con innovazione e sostenibilità?                                                                                                                                                   
Autore: Ivan Fogliata

 

Tassi in discesa, solo effetti positivi?

In questo articolo sono state analizzate le potenziali conseguenze di un tale scenario su imprese, famiglie e macroeconomia. 

Per saperne di più scarica l'articolo.

Autore: Ivan Fogliata

Come creare valore con la sostenibilità

In questo articolo parliamo dI Come creare valore con la sostenibilità.

Pratiche sostenibili e profitto devono trovare il modo di coesistere per garantire competitività alle imprese che le adottano.

Autore: Ivan Fogliata

GREEN FUNDING: Come finanziare i progetti sostenibili

In questo articolo parliamo della transizione ecologica, una delle sfide più importanti del nostro tempo. 

Il mercato finanziario e, in particolare, le banche svolgono un ruolo importante in questa sfida, ma:

  • Come conciliare profitto e principi di sostenibilità?
  • Chi paga la transizione green e perché dovrebbe farlo? 
  • Perché i risparmiatori dovrebbero acquistare prodotti finanziari green? 

Autore: Ivan Fogliata

Le mosse delle imprese per non rimanere stritolate (Credit crunch: 3 di 3)

In questo articolo che completa la serie di n. 3 articoli in cui abbiamo affrontato il tema del credit crunch, parliamo delle iniziative che le imprese stesse possono prendere per non rimarere stritolate.

Attualmente (novembre 2023) le imprese non dovrebbero basarsi esclusivamente sul credito bancario per soddisfare le loro esigenze finanziarie. Dovrebbero invece esplorare altre opzioni che potrai scoprire leggendo l'articolo.

Autore: Ivan Fogliata

Cosa accade nel mondo del credito (Credit crunch: 2 di 3)

In una serie di n. 3 articoli affrontiamo il tema del credit crunch. In questo secondo articolo parliamo della risposta del mondo bancario.

Attualmente (ottobre 2023) le banche si attendono una recessione debole e, quindi, non si sono ritirate dal credito tradizionale sebbene gli spread siano cresciuti di molto proprio per giustificare il maggior rischio.

Autore: Ivan Fogliata

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