l payback period (o tempo di recupero) è uno dei metodi di valutazione degli investimenti molto utilizzato dalle aziende, in quanto esprime la convenienza di un progetto sulla base della rapidità con cui lo stesso recupera l’investimento iniziale.
Come si calcola?
Autore: Michele Moglia
Dopo il prezzo dell’operazione, la liquidation preference costituisce uno dei termini economici di maggiore rilievo ma, siccome essa punta a normare un momento futuro, essa spesso riceve meno attenzione delle altre clausole.
Autore: Diana Lesic
Nel gennaio 2016 l’International Accounting Standard Board (IASB) emette il nuovo principio contabile internazionale per contabilità dei leasing,IFRS 16 Leases. Frutto di un lavoro durato più di 10 anni, il nuovo principio si pone l’obiettivo di migliorare la trasparenza dei bilanci superando la distinzione fra leasing finanziario e leasing operativo.
Ma le sorprese non mancano.
Quale impatto avrà IFRS 16 sul bilancio in generale, le metriche di performance e gli indici finanziari delle imprese?
Per i contratti di leasing precedentemente classificati come leasing finanziari (ex IAS 17), gli impatti attesi sono minimi.
Differente è la situazione se si considera il contributo monstre dei leasing operativi che “emergeranno” nei bilanci delle varie società.
Autore: Ivan Fogliata
In collaborazione con: Diana Lesic, Michele Giorni, Michele Moglia, Marcello Peri
Il “moltiplicatore dei costi fissi” è la naturale evoluzione del concetto di margine di contribuzione e si determina quale rapporto fra l’unità ed il margine di contribuzione, quest’ultimo espresso in percentuale.
Esso rappresenta il fattore per il quale moltiplicare un incremento di costi fissi al fine di determinare il necessario incremento di fatturato necessario a coprire tale incremento di costi fissi.
Il moltiplicatore si presta, tuttavia, anche per calcoli inversi.
Come si evolve quindi il concetto di margine di contribuzione nel concetto di moltiplicatore dei costi fissi?
Autore: Ivan Fogliata
> Nota: non cercate il concetto di moltiplicatore dei costi fissi sui tradizionali libri di testo. …non lo troverete in quanto è un “piccolo” contributo alla cultura aziendalistica creato da inFinance. Speriamo vi risulti utile!
Al fine di determinare le politiche commerciali (prezzo di vendita e mix di vendita) e orientare la strategia dell’organizzazione per un’impresa è necessario avere informazioni quanto più precise e complete sui costi pieni di produzione e sul costo di ciascun prodotto venduto.
Si pone, dunque, per l’azienda il problema di allocare correttamente i costi generali e indiretti.
In ambienti produttivi complessi, caratterizzati da alti overheads e da molti cost drivers, utilizzare un unico coefficiente di attribuzione può essere fonte di errori nella determinazione dei costi del prodotto.
Risulta, dunque, necessario ricorrere a tecniche di ABC (Activity Based Costing) che riflettono la consapevolezza del management che la complessità è la principale determinante del costo.
Autore: Alessandro Franzoni
Non si può gestire ciò che non si può misurare e non si può misurare ciò che non si può descrivere” ci ha insegnato Robert Kaplan, uno degli ideatori della Balanced Scorecard che ha definito questa fondamentale strategia per il successo dell’impresa.
Ciò che contraddistingue un’azienda performante e consapevole da un’altra è la capacità di individuare i processi e gli elementi chiave (ovvero le variabili critiche del proprio vantaggio competitivo) da monitorare e migliorare per finalizzare l’obiettivo strategico.
Autore: Alessandro Franzoni
Il budget è uno strumento previsionale che declina le azioni future della società in un orizzonte di breve periodo. In sostanza, è la traduzione dalle strategie racchiuse nel business plan in obiettivi e in linee guida operative.
Sotto l’aspetto operativo, si tratta di una serie di documenti economici, volendo anche finanziari, che riportano il quadro prospettico dei risultati attesi.
Soprattutto negli ultimi anni, caratterizzati da mercati discontinui e da difficoltà nell’elaborare previsioni di medio e lungo periodo, molti imprenditori, anche di ridotte dimensioni, hanno sentito la necessità di predisporre per la prima volta il budget della loro impresa.
Autore: Nicole Derelli
Più che ridurre i costi sarebbe corretto dire: “ridurre i flussi di cassa in uscita”.
Un’impresa in difficoltà si trova, infatti, a non riuscire più ad onorare i propri impegni finanziari quali la copertura dei costi di struttura, il rimborso di finanziamenti, il pagamento delle imposte e dei fornitori.
L’errore più grande che si possa commettere è intervenire sui sintomi e non sulla causa del problema.
Autore: Ivan Fogliata
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