Divulgazione

Ognuno può essere banca? La rivoluzione del Banking as a Service (BaaS)

Ospiti:

  • Antonio Lafiosca | COO e co-founder di OPYN 
  • Giorgio Medda | Amministratore delegato di Azimut Holding e Global Head of Asset Management del Gruppo 

 

Conduzione: Ivan Fogliata

Il Payback Period... ha ancora senso in un mondo in repentina evoluzione?

l payback period (o tempo di recupero) è uno dei metodi di valutazione degli investimenti molto utilizzato dalle aziende, in quanto esprime la convenienza di un progetto sulla base della rapidità con cui lo stesso recupera l’investimento iniziale.

Come si calcola?

 

Autore: Michele Moglia

La "Liquidation Preference" negli statuti delle startup e delle imprese

Dopo il prezzo dell’operazione, la liquidation preference costituisce uno dei termini economici di maggiore rilievo ma, siccome essa punta a normare un momento futuro, essa spesso riceve meno attenzione delle altre clausole.

  • Di cosa si tratta?
  • Chi è a richiederla?
  • Quali le conseguenze per ciascuna delle controparti?

 

Autore: Diana Lesic

IFRS 16 | Restyling del bilancio: riflettori sui leasing

Nel gennaio 2016 l’International Accounting Standard Board (IASB) emette il nuovo principio contabile internazionale per contabilità dei leasing,IFRS 16 Leases. Frutto di un lavoro durato più di 10 anni, il nuovo principio si pone l’obiettivo di migliorare la trasparenza dei bilanci superando la distinzione fra leasing finanziario e leasing operativo.

Ma le sorprese non mancano.

Quale impatto avrà IFRS 16 sul bilancio in generale, le metriche di performance e gli indici finanziari delle imprese?

Per i contratti di leasing precedentemente classificati come leasing finanziari (ex IAS 17), gli impatti attesi sono minimi.

Differente è la situazione se si considera il contributo monstre dei leasing operativi che “emergeranno” nei bilanci delle varie società. 

 

Autore: Ivan Fogliata

In collaborazione con: Diana Lesic, Michele Giorni, Michele Moglia, Marcello Peri

Il Moltiplicatore dei Costi Fissi

Il “moltiplicatore dei costi fissi” è la naturale evoluzione del concetto di margine di contribuzione e si determina quale rapporto fra l’unità ed il margine di contribuzione, quest’ultimo espresso in percentuale. 

Esso rappresenta il fattore per il quale moltiplicare un incremento di costi fissi al fine di determinare il necessario incremento di fatturato necessario a coprire tale incremento di costi fissi. 

Il moltiplicatore si presta, tuttavia, anche per calcoli inversi. 

Come si evolve quindi il concetto di margine di contribuzione nel concetto di moltiplicatore dei costi fissi? 

 

Autore: Ivan Fogliata

 

> Nota: non cercate il concetto di moltiplicatore dei costi fissi sui tradizionali libri di testo. …non lo troverete in quanto è un “piccolo” contributo alla cultura aziendalistica creato da inFinance. Speriamo vi risulti utile!

I costi indiretti: una nuova chiave di lettura tramite l’ABC

Al fine di determinare le politiche commerciali (prezzo di vendita e mix di vendita) e orientare la strategia dell’organizzazione per un’impresa è necessario avere informazioni quanto più precise e complete sui costi pieni di produzione e sul costo di ciascun prodotto venduto.  

Si pone, dunque, per l’azienda il problema di allocare correttamente i costi generali e indiretti.

In ambienti produttivi complessi, caratterizzati da alti overheads e da molti cost drivers, utilizzare un unico coefficiente di attribuzione può essere fonte di errori nella determinazione dei costi del prodotto.

Risulta, dunque, necessario ricorrere a tecniche di ABC (Activity Based Costing) che riflettono la consapevolezza del management che la complessità è la principale determinante del costo.

 

Autore: Alessandro Franzoni

Non si può gestire ciò che non si può misurare: gli indicatori di performance

Non si può gestire ciò che non si può misurare e non si può misurare ciò che non si può descrivere” ci ha insegnato Robert Kaplan, uno degli ideatori della Balanced Scorecard che ha definito questa fondamentale strategia per il successo dell’impresa.

Ciò che contraddistingue un’azienda performante e consapevole da un’altra è la capacità di individuare i processi e gli elementi chiave (ovvero le variabili critiche del proprio vantaggio competitivo) da monitorare e migliorare per finalizzare l’obiettivo strategico.

  • Ma cosa si intende per performance?
  • Come si misurano?

 

Autore: Alessandro Franzoni

Che cos'è il Budget?

Il budget è uno strumento previsionale che declina le azioni future della società in un orizzonte di breve periodo. In sostanza, è la traduzione dalle strategie racchiuse nel business plan in obiettivi e in linee guida operative.

Sotto l’aspetto operativo, si tratta di una serie di documenti economici, volendo anche finanziari, che riportano il quadro prospettico dei risultati attesi. 

Soprattutto negli ultimi anni, caratterizzati da mercati discontinui e da difficoltà nell’elaborare previsioni di medio e lungo periodo, molti imprenditori, anche di ridotte dimensioni, hanno sentito la necessità di predisporre per la prima volta il budget della loro impresa.

  • Perché?
  • Quali vantaggi offre il budget?

 

Autore: Nicole Derelli

E' possibile ridurre i costi in azienda? Come si fa e quali problemi si incontrano?

Più che ridurre i costi sarebbe corretto dire: “ridurre i flussi di cassa in uscita”.

Un’impresa in difficoltà si trova, infatti, a non riuscire più ad onorare i propri impegni finanziari quali la copertura dei costi di struttura, il rimborso di finanziamenti, il pagamento delle imposte e dei fornitori.

L’errore più grande che si possa commettere è intervenire sui sintomi e non sulla causa del problema.

 

Autore: Ivan Fogliata

Cos'è l’EBITDA, perché ne parlano tutti?

EBITDA è l’acronimo di Earning Before Interest Taxes Depreciation & Amortization, e indica il profitto dell’impresa prima di onorare il pagamento di interessi, tasse, svalutazioni ed ammortamenti.

L’equivalente in lingua italiana di EBITDA è il MOL (Margine Operativo Lordo).

Il MOL è un indicatore della capacità di creare valore dell’azienda: esso indica infatti se i ricavi delle vendite sono sufficienti per coprire i costi legati al core business.

Attenzione: il MOL va indagato sia in termini assoluti che relativi. 

 

Autore: Michele Giorni 

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